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Usa, raid nel nordovest della Siria: “Ucciso il leader dell’Isis al Baghdadi”

Dopo un breve scontro a fuoco con i soldati Usa entrati nel suo compound. Avrebbe azionato il detonatore di un giubbotto esplosivo facendosi saltare in aria. I seguaci: la jihad continua. Turchia, forze curdo-siriane e Iraq rivendicano il loro ruolo nell’operazione

Gli Usa hanno lanciato un raid contro al Baghdadi nel nordovest della Siria. Secondo l’emittente Fox, che riporta fonti militari Usa, il leader dell’Isis sarebbe stato ucciso. L’uomo avrebbe azionato il detonatore di un giubbotto esplosivo facendosi saltare in aria davanti ai militari entrati nel suo compound. La caccia ad al Baghdadi è durata cinque anni.

Lo raccontano fonti del Pentagono alla rivista Newsweek. Il leader dell’Isis è stato individuato mentre era con alcuni familiari. Due delle mogli sarebbero rimaste uccise probabilmente travolte dall’esplosione. Al Baghdadi sarebbe arrivato nel luogo in cui è avvenuto il radi 48 prima dell’operazione.

Secondo quanto riporta la Cnn al Baghdadi sarebbe stato localizzato grazie all’apporto della Cia. Pochi minuti prima che si diffondesse la notizia del raid il presidente americano, Donald Trump, con un tweet aveva annunciato una dichiarazione per le nove del mattino ora di Washington (ore 15 in Italia), scrivendo “qualcosa di molto grande è appena accaduto!”. Fonti della Casa Bianca hanno quindi spiegato che si tratterà di un annuncio relativo alla politica estera. 

Ad aprile era ricomparso in un video per la prima volta dal luglio 2014, quando fu ripreso mentre parlava alla moschea di Mosul. Nel febbraio del 2018 diverse fonti Usa riportarono che il leader dell’Isis era rimasto ferito nel corso di un bombardamento aereo del maggio del 2017 e, a causa delle ferite, dovette lasciare la guida dell’Isis per almeno cinque mesi.

I seguaci: la jihad continua –  Social media e siti internet legati all’Isis non confermano per il momento la morte di Abu Bakr al Baghdadi ma esortano i seguaci in tutto il mondo a “continuare la jihad anche se la notizia fosse vera” definendo gia’ il loro leader come “martire della guerra santa”. Lo scrive su Twitter Rita Katz, direttore del Site, il sito che monitora il jihadismo sul web.

Iraq, forze turco-siriane e Iraq: “Fornite informazioni agli Usa” – “Un’operazione storica e di successo grazie a un lavoro congiunto di intelligence con gli Stati Uniti d’America”. Lo scrive su Twitter il generale Mazloum Abdi, il leader militare dei curdo-siriani, riuniti nella sigla delle Forze democratiche siriane, senza tuttavia parlare del raid contro il capo dell’Isis Abu Bakr al Baghdadi. Il 24 ottobre Abdi aveva avuto una conversazione telefonica con Trump che lo aveva poi elogiato in un tweet. Rivendicano il ruolo nell’operazione anche Turchia e Iraq. “Prima dell’operazione nella provincia di Idlib, è avvenuto uno scambio di informazioni e un coordinamento tra le autorità militari di entrambi i Paesi”, ha scritto su Twitter il ministero della Difesa turco. “Le forze armate irachene hanno svolto un ruolo importante
nel fornire informazioni agli Usa nelle operazioni per uccidere al Baghdadi”, ha invece detto il portavoce, il generale Tahseen al-Khafaji. 

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